Conoscere la scuola

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L’Istituto “Collegio S. Luigi” dei Barnabiti a Bologna

“Una Nazione sollecita del proprio futuro favorisce lo sviluppo della scuola in un sano clima di libertà e non lesina gli sforzi per migliorare la qualità, in stretta connessione con le famiglie e con tutte le componenti sociali, come del resto avviene nella maggior parte dei Paesi Europei”.
L’esperienza scolastica, in atto a Bologna nell’Istituto “Collegio S. Luigi”, è una modesta, ma convinta risposta alla sollecitudine del Papa Giovanni Paolo II, espressa nel suo discorso davanti al Parlamento Italiano.

La più antica Scuola di Bologna

Il “Collegio S. Luigi” è stato eretto nel 1645, in onore del Santo Gesuita, da poco tempo santificato ed esaltato come patrono dei giovani studenti: pertanto risulta essere la più antica Scuola di Bologna. Dal 1773 a reggere la direzione del Collegio vengono chiamati i Chierici Regolari di S. Paolo, detti Barnabiti.
Quest’ordine, approvato dalla Chiesa proprio a Bologna nel 1533, ha come Fondatore sant’Antonio Maria Zaccaria (1502-1539). Nato a Cremona, medico, sacerdote e formatore di forti coscienze cristiane, S. Antonio fu precursore della Riforma tridentina nel proprio ambiente socioculturale e diede vita a tre sodalizi: i Barnabiti (nome derivato dalla chiesa di S. Barnaba in Milano) le Suore Angeliche e i “Laici di S. Paolo”.

Un sapere antico, anzi moderno

Dal 1773, sotto i nuovi educatori, il Collegio S. Luigi prende una nuova fisionomia, pur rimanendo sulle linee delle antiche tradizioni; è lo spirito pedagogico barnabitico che si afferma, dolce e insinuante, che favorisce un clima familiare, fatto di prudenza e bontà. Sono le caratteristiche impresse alla vita dell’istituto, che, superate le difficili vicende di due soppressioni nell’800, gli hanno permesso di riprendere la sua rotta per giungere fino ai nostri giorni, con ritmo sollecito e agile, come indica lo stemma del Collegio, raffigurato nel vascello degli Argonauti.

“Propere et Prospere”

Trecentocinquant’anni di vita di una nave, che opera dinamicamente, ma sa drizzare la prua verso un sicuro futuro. Poche, ma espressive le parole del cartiglio,che contengono una somma incalcolabile di lavoro, di sacrificio, nella tensione continua dello spirito verso le vette sublimi, che dominano la vita e che vengono raffigurate nella parte superiore dello stemma: la vetta della verità, che è l’aspirazione del sapere e della scienza; la vetta della bontà, che si raggiunge con l’amore fraterno e la solidarietà fattiva; la vetta della bellezza, che impegna nella costruzione di un mondo pacifico e armonico. Lo stemma è dominato dalla Croce, icona dell’Amore di Dio per l’uomo, secondo la dottrina di S. Paolo, raffigurato nel monogramma PA.
Verità – Bontà – Bellezza: i tre grandi valori che hanno guidato la storia dell’Istituto e che vengono consegnate come stelle-guida per il sicuro cammino dell’attuale Collegio San Luigi.

L’ “Oggi” della scuola

Oggi il Collegio S. Luigi è un Istituto comprensivo, in quanto contiene, al suo interno, le Scuole dell’Infanzia, la Scuola Primaria, la scuola secondaria di primo grado, il Liceo Economico-Sociale (LES) e il Liceo Linguistico. Con la legge 62/2000 è stato riconosciuto istituto paritario e, quindi, pubblico, in quanto offre un servizio pubblico scolastico alla pari della Scuola statale.
La sua carta d’identità è rappresentata dal Piano dell’Offerta Formativa (PTOF). Si tratta di un documento che viene presentato al momento della firma del Patto formativo. Esso, da una parte, impegna la Comunità educativa ad accogliere il nuovo Alunno, dall’altra, coinvolge la Famiglia a condividere la visione organica di un progetto sulla persona umana e sulla società, così come viene proposto dal Progetto Educativo di Istituto (PEI).

Qui sta il cuore della questione educativa, cioè la formazione della persona. Per questo, il Collegio S. Luigi intende dare consistenza alla funzione educativa della scuola e ne rimotiva il senso, presentandosi come:

  • luogo di servizio educativo e formativo ecclesiale e civile;
  • ambiente di educazione integrale della persona considerata nella sua singolarità;
  • luogo di educazione nella cultura e nella promozione della sintesi tra fede, cultura e vita.

In uno spirito comunitario e in collaborazione con le Famiglie, l’Istituto si propone il compito di aiutare i giovani a divenire umanamente maturi, consapevoli e responsabili, capaci di libere scelte per la propria crescita e per quella dell’intera comunità.
Nel Collegio S. Luigi, proprio perché è Istituto “comprensivo”, gli obiettivi educativi, vanno a formare un completo e armonico itinerario educativo, che accompagna gli Alunni dalla Scuola Primaria fino a quella Secondaria.

Dinamismo comunitario di partecipazione

L’Istituto Collegio S. Luigi si definisce come Comunità educativa. La sua vita e la sua attività vengono pensate, programmate e attuate solidarmente, nel rispetto delle competenze e dei compiti specifici.

Un forte contributo viene dato dalla presenza della Comunità dei Religiosi Barnabiti, che garantiscono il carisma pedagogico congregazionale all’interno del Progetto educativo di Istituto.

L’organismo di partecipazione più importante è il Consiglio di Istituto, che costituisce come la casa comune, dove si ritrovano i Rappresentanti delle componenti dell’Istituto: la Comunità religiosa e la Dirigenza scolastica, i Docenti, i Genitori, gli Alunni, i Responsabili dei cinque tipi di scuola, i Rappresentanti del personale non-docente e dell’Associazione degli Ex-allievi.

Accanto a questa struttura maggiore sono presenti nell’Istituto gli altri Organi collegiali: i Collegi Docenti, i Consigli di classe e interclasse, le Assemblee dei Genitori e degli Alunni.

Per una scuola libera e autonoma

L’Istituto Collegio S. Luigi, che già godeva sotto il profilo gestionale di personalità giuridica, ora, grazie alla legge dell’autonomia scolastica, presenta con più forza e motivazione i vari progetti didattici, flessibili e personalizzati, armonizzati nel Piano dell’Offerta Formativa.

Si tratta di una piccola rivoluzione copernicana, che permette alla scuola di non considerarsi più come esecutrice di direttive centrali statiche, ma la rende capace di creare un servizio scolastico, attraverso la realizzazione del proprio Progetto Educativo, centrato sul valore della persona umana, in dialogo con la domanda delle Famiglie e in sintonia con le richieste e i bisogni del tessuto sociale, culturale e produttivo del suo territorio.

La Comunità educativa dell’Istituto, nel quadro di una più forte autonomia e responsabilità, riafferma come condizione essenziale per la realizzazione di un efficace Piano educativo, la “chiamata degli insegnanti” da parte dell’Istituto, e la sostiene come ipotesi per tutte le scuole italiane, in connessione con un nuovo stato giuridico, ovviamente nazionale e con i dati forniti dall’Istituto Nazionale per la Valutazione.

Gli imperativi dell’innovazione e della qualità

“L’eredità preziosa, lunga secoli, manifesta la propria vitalità soprattutto nella capacità di innovazione sapiente”. L’Istituto Collegio S. Luigi ha inteso collocarsi nella scia, tracciata dalla Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica nel suo documento “La scuola cattolica alle soglie del terzo millennio”, rispondendo positivamente e concretamente alla Riforma della scuola italiana.
Contemporaneamente alla legge 59/1997 sull’autonomia, che dette inizio alla Riforma e nella logica della ricerca della “qualità della scuola”, l’Istituto Collegio S. Luigi (che è anche sede della presidenza regionale della Fidae) ha partecipato, proprio nel 1997, assieme ad un centinaio di istituti dell’Associazione Scuole Cattoliche ad una ricerca con finalità operativa, durata più di un anno, promossa con il contributo dell’Università Cattolica, alla ricerca delle modalità e degli indicatori per la valutazione delle istituzioni scolastiche. L’ operazione è sfociata nel testo “Qualità allo specchio – Indicatori per la Scuola cattolica”, per i tipi dell’Editrice La Scuola.
Nella convinzione della necessità di accelerare i tempi della Riforma, il Collegio S. Luigi partecipa al Progetto Nazionale di sperimentazione della Riforma, potendo contare sull’esistenza delle condizioni indispensabili per accedere alla sperimentazione. Infatti nella nostra scuola elementare e in tutte le classi era in atto l’insegnamento dell’inglese e dell’informatica.
Gli imperativi della “innovazione sapiente” e di qualità della scuola, per offrire una proposta sempre più adeguata, hanno operato in tutti gli ordini di scuola, presenti in Istituto.
Nella Scuola media si opera con la formazione di piani di studio personalizzati, con l’attenzione allo sviluppo delle lingue europee e con progetti sull’orientamento, che tende alla conoscenza di sé, delle varie offerte formative e del mondo del lavoro. Inoltre si fanno convergere nell’educazione alla convivenza civile i molteplici progetti che attengono alla salute, all’ambiente, all’educazione stradale.
Gli indirizzi di studio della scuola superiore, rappresentati dal liceo linguistico e dal liceo economico sociale, prevedono una solidità della formazione culturale, umanistica, indispensabile per la conoscenza dell’uomo e del mondo e per favorire un impegno solidale per la creazione di un mondo a misura d’uomo. L’autonomia e la flessibilità in campo didattico e organizzativo hanno permesso di modificare la proposta formativa dei nostri licei.

Risorse per una scuola che cresce

L’Istituto Collegio S. Luigi va giustamente fiero del suo ricco patrimonio culturale, scientifico e tecnico, che, con sapiente aggiornamento, cerca di valorizzare e rendere fruibile per tutte le componenti scolastiche.
I laboratori obbediscono al convincimento che il “sapere” è sempre congiunto al “saper fare”.

Gli Alunni e i Docenti di tutti i plessi possono contare su:

  • tutte le aule dotate di LIM (lavagna multimediale)
  • laboratorio scientifico per fisica e scienze;
  • laboratorio linguistico;
  • laboratorio di informatica;

Ma uno specifico discorso meritano tre particolari risorse, che formano un legame con la tradizione e la fanno rivivere:

  • la biblioteca padre Ambrogio Mazenta, barnabita dal genio leonardesco, architetto di varie chiese bolognesi, tra cui il rifacimento della cattedrale. La biblioteca, aperta anche al pubblico, è ricca di una raccolta di 40.000 volumi e di una cinquantina di riviste.
    Oltre alla presenza quotidiana di una bibliotecaria a tempo pieno, si avvale della collaborazione volontaria di alcuni genitori di allievi del San Luigi. Oltre una guida completa alla Biblioteca, vengono pubblicati dei “Quaderni della Biblioteca Mazenta”, che testimoniano l’attività della Biblioteca nell’organizzazione di Mostre, Convegni, Conferenze e iniziative didattiche. Al gennaio 2002 sono stati pubblicati ventisei numeri;
  • il museo di scienze naturali Padre Pietro Rosati, celebre latinista ma anche appassionato cultore di ornitologia, mineralogia e botanica. Il Padre Barnabita, durante il suo periodo di permanenza a Bologna, si prodigò con grande passione nell’arricchimento delle collezioni naturalistiche del Collegio San Luigi, organizzando e ampliando l’allestimento museale.
    La raccolta dedicata all’avifauna, per il numero dei reperti, risultava a quel tempo una delle maggiori in Italia. La dotazione del museo è andata poi aumentando negli anni grazie a successivi lasciti e donazioni. Attualmente sono presenti più di novecento uccelli e circa centottanta tra pesci, anfibi, rettili e mammiferi, in rappresentanza della fauna autoctona ma anche esotica. Cospicue sono inoltre la collezione mineralogica e quella malacologica, con oltre mille pezzi ciascuna, mentre il numero dei fossili e dei reperti archeologici sfiora il centinaio;
  • il Salone-Teatro Alessandro Guardassoni, di cui si fa menzione già all’inizio del ‘700, è la terza grande risorsa. Era il luogo di dispute ed esercitazioni scolastiche, saggi di recitazione. Nell’ 800 la necessità di disporre di un adeguato spazio, per esercitare quella che può essere definita la ginnastica dello spirito, spinse i padri Barnabiti ad affidare all’architetto Francesco Gualandi il progetto di un vero e proprio Teatro, da adattarsi nel salone dei ricevimenti della nuova sede e ornato da pitture dell’artista bolognese Alessandro Guardassoni.